Tab Article
Rimasto fedele sin dagli esordi all'impiego dei mezzi tradizionali della pittura, Vittorio Matino si è affermato negli anni come un autentico protagonista dell'Astrattismo, facendo del colore, inteso come pura energia luminosa, l'elemento centrale della sua poetica. Dopo il suo trasferimento a Milano avvenuto nel 1971 e lunghi periodi trascorsi a Parigi, egli si sposta di frequente tra l'Europa e gli Stati Uniti dove approfondisce la conoscenza dell'opera dei maestri della tradizione moderna e dei pittori della New York School e della Color Field Abstraction. La sua attività espositiva si svolge senza interruzione dal 1967 e il suo lavoro, presentato nelle migliori gallerie e spazi pubblici, diventa oggetto di numerose pubblicazioni. Nel 1990 il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano gli dedica una mostra personale; nel 1994 una mostra antologica è promossa dal comune di Schio presso la Fabbrica Alta; nel 1996 viene invitato dal comune di Roma a realizzare per la stazione Bologna della metropolitana, un mosaico di quattordici metri nell'ambito del progetto internazionale Arte-Metro-Roma. Questa monografia è stata pubblicata in occasione delle mostre di Vittorio Matino del 2007 alla Galerie Sapone a Nizza, alla Sundaram Tagore Gallery a New York e alla Folini Arte Contemporanea a Chiasso. Vittorio Matino risiede e lavora a Milano e a Nizza, e da alcuni anni si reca di frequente negli Stati Uniti dove espone regolarmente.